Hai deciso di vendere casa o ristrutturare la tua nuova casa?
Se si effettuano delle modifiche strutturali su un’unità immobiliare è obbligatorio comunicarlo all’Agenzia delle Entrate tramite la richiesta di variazione catastale, in modo da aggiornare la planimetria catastale.
Leggi questo articolo, ti spiegherò cos’è, i casi in cui è obbligatorio, il costo e le tempistiche..
Che cos’è la variazione catastale
Tramite la variazione catastale, il proprietario di un immobile comunica al Catasto delle variazione catastale che sono avvenute nello stato di un immobile. Le modifiche dei dati catastali, avvengono tramite la procedura DOCFA, presenta online grazie all'aiuto di uno professionista tecnico abilitato.
Gli aggiornamenti possono anche essere presentati direttamente dal cittadino presso gli uffici del catasto o online sul sito dell'Agenzia delle Entrate.
L'aggiornamento catastale potrebbe riguardare i due documenti principali: la visura catastale o la planimetria catastale, oppure entrambi.
Variazione catastale: i documenti fondamentali
I documenti fondamentali, come appena detto sono:
- Visura catastale: rappresenta la descrizione completa dell’immobile. Nella visura sono presenti dati come: indirizzo dell’immobile, particella, foglio, intestatari, rendita catastale, consistenza e destinazione d’uso dell’immobile.
- Planimetria catastale: è il disegno tecnico fondamentale di un’unita immobiliare registrata al Catasto. Tramite la planimetria catastale si possono ricavare e valutare la destinazione degli spazi, i dati metrici e i confini.
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Variazione catastale come si fa
Come già affermato in precedenza, la variazione catastale o aggiornamento catastale, può richiedere l’intervento di un professionista abilitato. Ma in alcuni casi, quando l’aggiornamento catastale è semplice, può essere richiesta direttamente dal proprietario.
Dovrà recarsi al Catasto presso il comune oppure online tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate.
In ogni caso, la variazione catastale dovrà essere effettuata entro 30 giorni dalla fine dei lavori.
Nel caso in cui l’aggiornamento risulti complesso, il consiglio è quello di affidarsi sempre ad un professionista.
Variazione catastale: quando è obbligatoria
La variazione catastale risulta obbligatoria, quando si effettuano delle modifiche o aggiornamenti che causano una variazione della rendita catastale, in quanto incide sul calcolo delle tasse.
Ecco una lista dei casi in cui la variazione catastale è obbligatoria:
- Per ottenere conformità catastale, grazie alla presentazione di pratiche (accertamento di conformità o CILA);
- Modifica della distribuzione degli spazio (realizzazione di bagni, eliminazione di corridoi, ecc);
- Frazionamenti e fusioni di unità immobiliari;
- Richiesta di cambio di destinazione d’uso;
- Ampliamento dei volumi dell'appartamento;
- Creazione di nuove superfici come soppalchi o terrazzi praticabili, o semplicemente il montaggio di una veranda;
- La variazione dei dati come ad esempio il nome e cognome del proprietario o dati presenti nella visura catastale.
Variazione catastale: quando non è obbligatoria
Se i lavori che si pensa di affrontare, non comportano nessuna variazione della rendita catastale allora non si dovrà richiedere nessun aggiornamento catastale.
Non è obbligatorio per i seguenti immobili:
- Manufatti con superficie coperta inferiore a 8 metri quadrati;
- Serre adibite alla coltivazione e protezione delle piante sul suolo naturale;
- Vasche per l'acquacoltura o di accumulo per l'irrigazione dei terreni;
- Manufatti isolati privi di copertura;
- Tettoie, porcili, pollai, casotti, concimaie, pozzi e simili, di altezza utile inferiore a 1,80 metri, purché di volumetria inferiore a 150 metri cubi;
- Manufatti precari, privi di fondazione, non stabilmente infissi al suolo;
- Fabbricati in corso di costruzione-definizione;
- Fabbricati che presentano un accentuato livello di degrado (collabenti);
- Beni costituenti infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione.
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Le tempistiche della variazione catastale
In questo caso i tempi sono molto brevi. Il professionista completerà e avvierà la procedura DOCFA e l’ufficio implementa la nuova planimetria in circa 7 giorni lavorativi.
Le sanzioni
La variazione catastale deve essere richiesta entro 30 giorni dalla fine dei lavori.
Nel caso in cui non dovessi richiedere la pratica, lo stato ti permette di richiederla, tramite il ravvedimento operoso, ma dovrai pagare in più una sanzione.
Ma se non avviene il deposito, per i 5 anni successivi al mancato deposito potresti dover pagare sanzioni da € 1.032,00 a € 8.264,00. Questa sanzione varia a seconda del ritardo della richiesta o presentazione.
Variazione catastale costo
Il costo per richiedere la variazione catastale è di 50 euro a cui dovrai sommare il costo del professionista.
A questo punto il professionista dovrà presentare il documento contenente le nuove variazioni e potrebbe dunque costare dai 150 ai 250 euro circa.
Il costo del professionista, a prescindere dalla tua scelta, dovrà basarsi su tariffe fisse di circa 500 euro.
Questo costo riguarda la richiesta per una sola unità immobiliare, altrimenti all’aumentare delle unità, aumenta proporzionalmente anche il costo da sostenere.
Questo per farti capire indicativamente il costo dell’intera procedura.
Naturalmente considera che questi sono costi indicativi in quanto bisogna considerare che ogni variazione catastale è diversa e a volte può presentare difficoltà e criticità non da poco.
Spero che l'articolo ti sia stato d'aiuto, per maggiori informazioni non esitare a contattarci!