Si può cointestare casa?
Quando si sta decidendo di comprare casa con un'altra persona, una delle prime domande che ci si pone è sicuramente la possibilità o meno di cointestare il bene.
È importante valutare il fatto che le cose possono cambiare e che quindi se si decide di cointestare una casa essere consapevoli anche delle eventuali difficoltà di gestione future.
La cointestazione è una pratica possibile, dove essa può essere il risultato di una donazione o di acquisto congiunto tra due o più soggetti. Tale pratica implica quindi una comunione del bene e indica quanto potere si ha sul bene in questione.
Vorrei.it è un comparatore online per il tuo progetto immobiliare che ti consente di realizzare la valutazione immobile per conoscere il corretto prezzo di mercato, trovare l' agenzia immobiliare più adatta alle tue esigenze e infine vendere casa nelle migliori condizioni realizzando il massimo profitto.
La cointestazione implica, quindi, una comproprietà del bene, cioè in altre parole il bene appartiene a più proprietari.
Può avvenire con la divisione del bene in uguale percentuale, quindi entrambi i soggetti hanno stessi diritti sull'immobile, oppure può avvenire con quote differenti ed esercitata anche su parti specifiche della casa.
Come cointestare casa
Dopo aver compreso che è possibile attuare questa pratica, è importante comprendere come si possa fare.
Ci sono sostanzialmente due modi di cointestare una casa:
1) facendo partecipare direttamente all'atto la persona con cui si desidera cointestare casa. In questo caso verrà scritto un unico atto.
2) acquistare casa da soli e poi successivamente cointestare ad altre persone la casa. Invece, in questo caso, sarà necessario un secondo atto. Questa è dovuto da una vendita o una donazione.
*modulo
Quando si può cointestare casa
Alla domanda "quando è possibile cointestare casa?" La risposta è molto semplice. Non è necessario avere determinati requisiti, basta semplicemente che entrambi i soggetti siano consapevoli e concordi alla scelta. Possono richiedere questa pratica tutti i familiari ma anche persone prive di legami di sangue.
Nel caso in cui ci fossero coppie spostate in regime di comunione di beni, in quanto tutto ciò che viene acquistare è condiviso al 50%.
Cointestare casa Pro e Contro
La scelta di cointestare casa, deve essere analizzata in tutti i suoi aspetti, per decidere in maniera responsabile e affrontare le situazioni con una consapevolezza importante.
Ora ti elencherò le situazioni pro e contro, in relazione alla scelta di contestare casa.
-Rischio di pignoramento: se uno dei due cointestatari dovesse avere dei debiti e il bene in questione non è divisibile in natura, dovrà intervenire il giudice. A questo punto, la figura giudiziaria mette in vendita forzata all'asta la casa e in questo punto il ricavato della parte del secondo soggetto gli verrà restituito:
-Maggiore difficoltà di gestione del bene: se la casa è cointestata, vuol dire che ci sono più proprietari con lo stesso diritto decisionale e si verificano situazioni di disaccordo possono crearsi dei problemi. Se non si trova un compromesso l'unica soluzione è la divisione del bene da parte del giudice e la messa in vendita.
-Responsabilità dei proprietari nei confronti della banca: entrambi i soggetti proprietari, saranno responsabili al momento dell'erogazione del mutuo e delle successive pratiche.
-Pagamento delle tasse: tutti i soggetti saranno responsabili del pagamento delle tasse. Le tasse in questi casi vengono divise e pagate insieme.
-Problemi ereditari: se uno dei due cointestatari dovesse morire, la sua parte verrebbe ereditata dai suoi eredi che possono essere anche numerosi. Il problema si crea nella gestione del bene con il secondo cointestatario.
Questi erano i possibili svantaggi che una scelta di questo tipo può portare, ma ci sono anche una serie di vantaggi:
-Possibilità di garantire l'immobile al secondo soggetto cointestatario: in modo tale da donare la parte di bene e garantirgli un certo potere decisionale.
-Divisione delle spese: esiste la possibilità di dividere le spese come meglio conviene, per non gravare sul soggetto più debole economicamente e la divisione di tutte le spese, che altrimenti graverebbero su un solo soggetto.
-Minori spese di successione: solamente nel caso in cui i soggetti siano legati da rapporti di familiarità, nel caso uno dei due dovesse morire, non sarà necessario fare passaggi di proprietà, risparmiando così sulle imposte di successione.
*modulo
Quanto costa cointestare una casa
Come scritto nelle prime righe di questo articolo, la cointestazione deriva da una vendita o da una donazione, perciò se si parla di costi, saranno quelli previsti per tali contratti.
Oltre ai costi notarili ci sono le imposte di registro con una relativa percentuale da pagare.
Se la cointestazione avviene tramite una donazione, l'imposta di registro sarà all'8%.
Nel caso in cui la donazione avvenga tra figli e genitori o tra coniugi, l'imposta di registro sarà al 4% sul valore che supera 1 milione di euro.
Se la donazione avviene tra soggetti con rapporto di fratellanza, l'imposta è al 6% sul valore che supera 100 mila euro.
Tra parenti fino al quarto grado, l'imposta di registro è al 6% sul valore intero dell'immobile.
Se la cointestazione avviene tramite vendita, le imposte varieranno a seconda che sia prima casa quindi con imposta al 2% sul valore catastale o seconda casa con imposta al 9% sul valore catastale.
Oltre a queste spese, si dovranno aggiungere l'imposta catastale e quella ipotecaria, per un totale di circa 100€.
Cointestare il mutuo ma non la casa
La possibilità di cointestare l'immobile, non comporta necessariamente l'intestazione del mutuo ad entrambi.
Nonostante non tutte le banche accettato questo tipo di richiesta, è possibile non cointestare il mutuo nel caso di casa cointestata.
In caso di non pagamento delle tasse del mutuo, la banca si comporterà con il solite iter, cioè provvederà alla liquidazione dell'immobile.
È una scelta difficile, ma il coniuge che si intesta l'intera somma del mutuo procederà con la detrazione come se la casa non fosse cointestata. La detrazione sarà del 19% sugli interessi passivi.
Dopo che hai compreso quanto sia delicata questa procedura, sei consapevole dei vantaggi e degli svantaggi nel caso dovessi scegliere questa strada.